Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
Gli Istituti Tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico.
Percorso di studio
Scuola Secondaria di II Grado
Struttura didattica
Istituto
Cos'è
L'indirizzo degli istituti tecnici "Agraria, Agroalimentare e Agroindustria" è ideale per chi desidera lavorare all'aria aperta, ha interesse per la natura, l'ambiente, l'ecologia e desidera lavorare nel settore agrario, agro-alimentare e agro-industriale. Questo indirizzo trasmette le competenze per lavorare alla tutela e valorizzazione dell'ambiente, nella produzione e commercializzazione di prodotti vegetali o animali.
A cosa serve
Insegna a gestire i processi di produzione e trasformazione dei prodotti agrari, agroalimentari e agroindustriali coniugando tradizione e innovazione tecnologica
Come si fa
Per le iscrizioni alle prime classi dell'istituto tecnico - Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, nel mese di gennaio di ogni anno, la procedura online sul sito del MIM, a cui si accede dal pulsante sottostante.
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Info
Profilo del diplomato all’istituto tecnico agrario
L’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” , che forma il Perito Agrario, integra le competenze nel campo della organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e di valorizzazione del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti e al rispetto dell’ambiente e le competenze inerenti gli aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali, idrogeologici e paesaggistici. Articolazioni Attivate In questa Istituzione Scolastica sono attivate due articolazioni:
- “Viticoltura ed enologia”, che approfondisce le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Tale articolazione prevede la possibilità di un sesto anno di specializzazione in “Enotecnico”.
- “Trasformazione dei prodotti”, che approfondisce le problematiche collegate all’organizzazione specifica delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all'utilizzazione delle biotecnologie
Competenze
Al termine del percorso quinquennale il Diplomato sarà in grado di:
- Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali;
- Organizzare attività produttive ecocompatibili;
- Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza;
- Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi, riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali e indici di efficienza;
- Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale;
- Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate;
- Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali;
- Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.
Sbocchi professionali
Viticoltura ed enologia
Il Perito Agrario che ha frequentato l’Articolazione “Trasformazione dei prodotti”, oltre alle polivalenti conoscenze e competenze comuni a tutti i percorsi dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, possiede specifiche competenze nella viticoltura ed enologia che gli permettono di organizzare le produzioni vitivinicole e di attuare le trasformazioni e la commercializzazione dei relativi prodotti vitivinicoli. Inoltre ha competenze nelle biotecnologie. Si tratta di un titolo di studio particolarmente interessante nelle aree geografiche dove la coltivazione della vite e la produzione del vino costituiscono settori trainanti dell’economia. Consente inoltre:
- la collaborazione nelle aziende agrarie, agroalimentari e agroindustriali per le attività produttive, trasformative e valorizzanti relative alla viticoltura e all'enologia;
- la gestione di aziende e vitivinicole;
- la conduzione di cantine, di empori enologici di cooperative del settore enologico.
Trasformazione dei prodotti
Il Perito Agrario che ha frequentato l’Articolazione “Trasformazione dei prodotti”, oltre alle polivalenti conoscenze e competenze comuni a tutti i percorsi dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, possiede specifiche competenze nella viticoltura ed enologia che gli permettono di organizzare le produzioni vitivinicole e di attuare le trasformazioni e la commercializzazione dei relativi prodotti vitivinicoli. Inoltre ha competenze nelle biotecnologie. Si tratta di un titolo di studio particolarmente interessante nelle aree geografiche dove la coltivazione della vite e la produzione del vino costituiscono settori trainanti dell’economia. Consente inoltre:
- la collaborazione nelle aziende agrarie, agroalimentari e agroindustriali per le attività produttive, trasformative e valorizzanti relative alla viticoltura e all'enologia;
- la gestione di aziende vitivinicole;
- la conduzione di cantine, di empori enologici di cooperative del settore enologico.
Il diploma di Istruzione Tecnica Il Perito Agrario permette l’iscrizione a tutte le facoltà universitarie, in particolare nelle facoltà di :
- Agraria
- Ingegneria
- Economia
e nei corsi post – diploma. Altri aspetti del profilo del diplomato Perito per il Turismo Abilità operative Nella quotidiana pratica del lavoro di ufficio, il diplomato è altresì in grado di:
- svolgere conversazioni telefoniche in lingua straniera;
- comunicare verbalmente e direttamente in lingua straniera;
- redigere corrispondenza commerciale corrente in Italiano ed in altre lingue;
- operare traduzioni scritte di contenuto turistico da ed in lingua straniera;
- prendere appunti di conversazioni in italiano ed in lingua straniera;
- interagire con persone di altre nazionalità nell'ambito professionale di competenza, avendo conoscenza e consapevolezza dei rispettivi codici culturali e utilizzandoli nel modo più opportuno;
- adattarsi con flessibilità e rapidità a situazioni nuove.
Attività
Il diplomato svolge:
- analisi di medio livello del mercato turistico e individuazione di risorse turistiche da valorizzare;
- programmazione e coordinamento attuativo di campagne stagionali di produzione per piccole e medie aziende turistiche;
- coordinamento a medio livello di campagne pubblicitarie per la promozione del prodotto turistico di un determinato territorio;
- promozione e sviluppo di forme di turismo sociale (giovani, terza età, ..);
- coordinamento e promozione di cooperative di giovani operatori per la valorizzazione di particolari risorse naturali e culturali;
- progettazione operativa di programmi di viaggio;
- organizzazione di viaggi a domanda e vendita del prodotto turistico dell'azienda di appartenenza ad altre aziende ed utenti singoli;
- coordinamento dei servizi connessi (trasporti, ristorazione, attività ricreative e culturali, ecc...), in raccordo operativo con i rispettivi fornitori;
- coordinamento intermedio della segreteria dei congressi, nazionali ed internazionali;
- coordinamento attività di animazione (villaggi turistici, crociere);
- rapporti con altre organizzazioni turistiche, pubbliche e private, operanti in Italia e all'estero;
Atteggiamenti relazionali
Poiché il lavoro nell’ambito del turismo presuppone per definizione il rapporto con altre persone, appartenenti a contesti culturali spesso molto diversi fra loro, la formazione il diplomato lo rende capace di:
- comportarsi in modo corretto e disponibile nei confronti degli altri e avere la capacità di coglierne problemi ed aspettative;
- gestire con disinvoltura i rapporti interpersonali;
- mettere in atto tecniche di comunicazione adeguate al contesto, all'interlocutore ed alla situazione;
- rispettare le opinioni altrui e interagire con le persone senza pregiudizi o filtri di carattere affettivo o culturale.